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Autore: Teodorico Delfini

Per il recupero di refurtiva: azione di rivendica o di restituzione?

La domanda di restituzione di un bene già oggetto di furto, avanzata nei confronti di chi si trova nell’attuale possesso, integra un’azione (reale) di rivendica e non di restituzione (obbligatoria). Con tutte le conseguenze derivanti in punto onere e consistenza della prova. Questo è quanto stabilisce la Seconda Sezione della Cassazione nella sentenza allegata (cassazione-II-2612-2021).

Il diritto reale di uso esclusivo di bene comune non esiste (più)

Con questa importante pronuncia del 17 dicembre – destinata ad avere ampi effetti concreti nel diritto privato e nei rapporti condominiali in particolare – le Sezioni Unite (cassazione-civile-ssuu-2020-28972) spazzano via la costruzione giuridica del c.d. “diritto di uso esclusivo” a favore di taluni comunisti/condomini a scapito degli altri. Per l’esattezza – con argomentazioni in alcuni…
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Azione surrogatoria: sul concetto di trascuratezza e sull’ammissibilità dell’impugnazione in vece del debitore inerte

Ordinanza interessante questa della Sesta Sezione della Cassazione (cassazione-civile-VI-26049-2020), che offre l’occasione di un approfondimento sull’azione surrogatoria. In particolare, la Corte, accogliendo due motivi del ricorso, in primo luogo definisce con esattezza il concetto di “trascuratezza” nell’esercizio dei diritti da parte del debitore a cui l’art. 2900 c.c. fa conseguire il potere del creditore di…
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Nulla e non inesistente la notifica dell’impugnazione al difensore già revocato. Nulla la C.T.U. se non coinvolte le parti.

Interessante sotto un duplice aspetto questa sentenza della Terza Sezione della Cassazione (cassazione-civile-III-26304-2020) emessa ieri. In primo luogo, conferma – secondo un orientamento consolidato – che la notifica dell’impugnazione a precedente revocato difensore della controparte non è inesistente, ma affetta da nullità sanabile (con la costituzione del convenuto o con la rinnovazione da ordinarsi). D’altro…
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piccola guida pratica alla liquidazione del danno fisico: la Cassazione riepiloga i criteri di applicazione delle “Tabelle di Milano”

In questa pronuncia del 10 novembre scorso (cassazione-III-25164-2020) la Suprema Corte rammenta: quando spetta la personalizzazione (in aumento o in decremento) del pregiudizio fisico, con conseguente adeguamento del ristoro; come si debbano applicare i criteri liquidativi in uso elaborati dall’Ufficio Giudiziario meneghino, in particolare quanto alla monetizzazione del danno morale.

La Cassazione ribadisce la validità del preliminare di preliminare

Con questa pronuncia del 28 ottobre (cassazione-civile-II-23736-2020), la Suprema Corte torna sul tema del doppio preliminare nello sviluppo di una progressiva formazione del vincolo contrattuale. Viene così ribadito l’orientamento assunto dal 2015 con precedente arresto delle Sezioni Unite: il c.d. “preliminare di preliminare” è pienamente valido, in quanto espressione di interessi privati meritevoli di tutela,…
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Non rilevabile d’ufficio l’inammissibilità della prova testimoniale del contratto

Ad agosto scorso, le Sezioni Unite hanno stabilito che l’inammissibilità della prova testimoniale di un contratto che deve essere provato per iscritto, attenendo alla tutela processuale di interessi privati, non può essere rilevata d’ufficio, ma deve essere eccepita dalla parte interessata prima dell’ammissione del mezzo istruttorio; qualora, nonostante l’eccezione d’inammissibilità, la prova sia stata egualmente…
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Il contratto definitivo assorbe il preliminare anche in riferimento alla clausola penale non ribadita

Con questa pronuncia di ieri (cassazione-civile-II-23307-2020) la Suprema Corte ribadisce il proprio prevalente orientamento. Il contratto definitivo assorbe e supera quello preliminare anche in relazione alla clausola penale (da ritardo nella consegna del bene) contenuta in questo e non replicata nell’atto traslativo. Nella sentenza si riepilogano anche i precedenti conformi. Resta soltanto un dubbio: in…
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Resta fallibile la società trasformata in comunione di azienda

La trasformazione di una società (con conseguente cancellazione dal Registro delle Imprese, ove il soggetto trasformato non sia più impresa, come nel caso di comunione d’azienda) non è istituto idoneo a purgare l’insolvenza dell’ente originario. Dunque, la società cessata (trasformata in altro, nella fattispecie comunione priva di autonomia giuridica e implicante la piena responsabilità patrimoniale…
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Mediazione: finalmente la Cassazione stabilisce che l’onere di introdurla grava sull’ingiungente

In precedente articolo del 19 giugno scorso (Mediazione obbligatoria. L’amministratore del condominio deve munirsi di apposita autorizzazione assembleare. Ma perché non ingiungere_ – Studio Legale Delfini – https://www.delfinilex.it/mediazione-obbligatoria-lamministratore-del-condominio-deve-munirsi-di-apposita-autorizzazione-assembleare-ma-perche-non-ingiungere/) già rammentavamo come si attendesse un pronunciamento definitivo della Suprema Corte sulla questione: nell’opposizione a decreto ingiuntivo a quale parte spetta introdurre la mediazione obbligatoria? Bene, con…
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