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Mese: Giugno 2020

Fallimento di una parte in causa e interruzione del processo: effetto automatico ma a decorrenza differita.

Con questa pronuncia pubblicata il 26 giugno scorso (cassazione-civile-III-12890-2020), la Terza Sezione della Suprema Corte torna per l’ennesima volta sul tema. Viene ribadito l’orientamento da lungo tempo consolidato: l’art. 43 comma III L. Fall. (“L’apertura del fallimento determina l’interruzione del processo“), pur introducendo una causa di interruzione  “automatica” del giudizio, va comunque coordinato con l’art.…
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Torre piloti: la Procura Generale impugna in ritardo la sentenza di appello (che assolveva progettista e collaudatore).

Un vero peccato: il merito della questione era di grande interesse, anche perché qualche perplessità la sentenza della Corte di Appello la suscitava. In particolare, quanto alla posizione del progettista: grava su questi l’obbligo di valutare ogni rischio incidente sulla struttura (anche in termini di esposizione ad eventi esterni impattanti)? Non sapremo quale potesse essere…
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In tema di arricchimento senza causa: no alla restituzione di un pagamento non dovuto ma accordato in transazione.

Con questa ordinanza di ieri (cassazione-civile-VI-ord-12405-2020), peraltro interessante anche sotto l’aspetto procedurale ove rammenta i criteri di ammissibilità del ricorso per cassazione avverso la c.d. “doppia conforme”, la Suprema Corte nega il difetto – atto a comportare obbligo di rifusione – della causa giustificatrice dell’arricchimento, in riferimento al pagamento di una somma che la legge…
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Intervento in giudizio: da gennaio 2020 possibile anche davanti alla Corte Costituzionale. Prima applicazione.

Con ordinanza del 10 giugno scorso (corte-costituzionale-ord-111-2020), la Consulta per la prima volta fa applicazione delle nuove disposizioni introdotte, con delibera non giurisdizionale n. 1 del gennaio 2020 (pubblicata nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica n. 17, serie generale, del 22 gennaio 2020), nelle Norme integrative per i giudizi davanti alla Corte Costituzionale. Si è così…
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Tempo delle notificazioni: l’art. 147 c.p.c. non vale per quelle telematiche.

L’articolo 147 del codice di procedura civile prevede che le notifiche possano farsi soltanto tra le ore 7:00 e le ore 21:00. Ovviamente, quella norma nasceva in un’epoca in cui la notifica poteva avvenire unicamente mediante la consegna materiale di un atto cartaceo. La ratio consisteva nell’esigenza di tutelare il riposo delle persone (cittadini e…
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Impugnazione dell’ordinanza decisoria del giudizio sommario di cognizione: termine breve o termine lungo?

Come noto, il procedimento sommario di cognizione previsto e disciplinato dall’art. 702-bis c.p.c. si conclude con ordinanza e non con sentenza. L’impugnazione di questo provvedimento è specificamente regolata dall’art. 702-quater c.p.c.: perché la decisione non cada in giudicato, è necessario promuovere appello entro il termine breve di trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione. Ci…
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Mediazione obbligatoria. L’amministratore del condominio deve munirsi di apposita autorizzazione assembleare. Ma perché non ingiungere?

Con ordinanza di questo mese (cassazione-civile-10846-2020), la Cassazione rammenta che l’amministratore di condominio che intenda agire per il recupero dei contributi da condomini morosi, deve prima attivare il procedimento di mediazione obbligatoria (rientrando la materia condominiale tra quelle espressamente annoverate nell’art. 5 del D.Lgs. 28/2010, pure come novellato nel 2013). E, per partecipare alla mediazione,…
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Professionisti ordinistici: senza “rilancio”, verso il “raddoppio” (del contenzioso)?

Come noto, il c.d. “Decreto Rilancio” (DL-34-2020), all’articolo 25, prevede l’erogazione di aiuti a fondo perduto per i titolari di partita IVA colpiti da contrazione di ricavi a causa della pandemia di covid-19. Ma quella sovvenzione (che può arrivare al 20% del calo di fatturato subito nel mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese…
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Esecuzione presso terzi: l’ordinanza di assegnazione a seguito di dichiarazione negativa. Quale rimedio? E quale efficacia se fallisce il debitore esecutato?

La pronuncia in commento (pubblicata il 12 giugno scorso) indica – e la cosa non sorprende – come rimedio contro l’ordinanza di assegnazione quello dell’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. (dunque, un ricorso da promuoversi entro il breve termine di 20 giorni dal compimento dell’atto ovvero dalla conoscenza dello stesso che ne abbia…
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Sulla responsabilità del Notaio per negligenza professionale

Non è responsabile il Notaio che non avverta l’acquirente dei rischi connessi a precedente trascrizione di preliminare, se l’evizione dipenda invece da espropriazione immobiliare espressamente indicata nel rogito. Evidentemente, nella fattispecie si rileva la mancanza del nesso causale tra la condotta del professionista e il danno da evizione (essendo questa dipesa, non già da azioni…
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