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Autore: Teodorico Delfini

Tempo delle notificazioni: l’art. 147 c.p.c. non vale per quelle telematiche.

L’articolo 147 del codice di procedura civile prevede che le notifiche possano farsi soltanto tra le ore 7:00 e le ore 21:00. Ovviamente, quella norma nasceva in un’epoca in cui la notifica poteva avvenire unicamente mediante la consegna materiale di un atto cartaceo. La ratio consisteva nell’esigenza di tutelare il riposo delle persone (cittadini e…
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Impugnazione dell’ordinanza decisoria del giudizio sommario di cognizione: termine breve o termine lungo?

Come noto, il procedimento sommario di cognizione previsto e disciplinato dall’art. 702-bis c.p.c. si conclude con ordinanza e non con sentenza. L’impugnazione di questo provvedimento è specificamente regolata dall’art. 702-quater c.p.c.: perché la decisione non cada in giudicato, è necessario promuovere appello entro il termine breve di trenta giorni dalla sua comunicazione o notificazione. Ci…
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Mediazione obbligatoria. L’amministratore del condominio deve munirsi di apposita autorizzazione assembleare. Ma perché non ingiungere?

Con ordinanza di questo mese (cassazione-civile-10846-2020), la Cassazione rammenta che l’amministratore di condominio che intenda agire per il recupero dei contributi da condomini morosi, deve prima attivare il procedimento di mediazione obbligatoria (rientrando la materia condominiale tra quelle espressamente annoverate nell’art. 5 del D.Lgs. 28/2010, pure come novellato nel 2013). E, per partecipare alla mediazione,…
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Professionisti ordinistici: senza “rilancio”, verso il “raddoppio” (del contenzioso)?

Come noto, il c.d. “Decreto Rilancio” (DL-34-2020), all’articolo 25, prevede l’erogazione di aiuti a fondo perduto per i titolari di partita IVA colpiti da contrazione di ricavi a causa della pandemia di covid-19. Ma quella sovvenzione (che può arrivare al 20% del calo di fatturato subito nel mese di aprile 2020 rispetto al corrispondente mese…
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Esecuzione presso terzi: l’ordinanza di assegnazione a seguito di dichiarazione negativa. Quale rimedio? E quale efficacia se fallisce il debitore esecutato?

La pronuncia in commento (pubblicata il 12 giugno scorso) indica – e la cosa non sorprende – come rimedio contro l’ordinanza di assegnazione quello dell’opposizione agli atti esecutivi ex art. 617 c.p.c. (dunque, un ricorso da promuoversi entro il breve termine di 20 giorni dal compimento dell’atto ovvero dalla conoscenza dello stesso che ne abbia…
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Sulla responsabilità del Notaio per negligenza professionale

Non è responsabile il Notaio che non avverta l’acquirente dei rischi connessi a precedente trascrizione di preliminare, se l’evizione dipenda invece da espropriazione immobiliare espressamente indicata nel rogito. Evidentemente, nella fattispecie si rileva la mancanza del nesso causale tra la condotta del professionista e il danno da evizione (essendo questa dipesa, non già da azioni…
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La responsabilità illimitata del liquidatore di società (che con l’attivo omette di pagare debiti certi privilegiati)

Configurabile la responsabilità del liquidatore nei confronti dei creditori sociali rimasti insoddisfatti a seguito della cancellazione della società, ex art. 2495, comma 2, cod. civ.. Il liquidatore risponde illimitatamente con il proprio patrimonio verso il creditore pretermesso qualora, nel bilancio finale di liquidazione, la massa attiva sia azzerata (e quindi non soddisfacente) e il credito,…
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Viadotti liguri: la Cassazione respinge un ricorso contro misure cautelari interdittive di tecnici SPEA (indagati per falsi nei report sui controlli)

Confermata dalla Cassazione una misura cautelare di interdizione dall’esercizio della professione per un tecnico di SPEA per l’ascritta falsificazione dei report sui controlli dei viadotti liguri. cassazione-penale-17972-2020  

Se il fallito dispone di ampie risorse patrimoniali, lo stipendio deve essere integralmente acquisito alla massa

La sentenza allegata fa applicazione dei principi sanciti dall’art. 46 L. Fall.: tra i beni sottratti al fallimento (id est alla soddisfazione concorsuale dei creditori) rientrano i redditi da salari ma unicamente per quella parte di essi funzionale alle esigenze di mantenimento proprie del fallito e della sua famiglia. Di conseguenza, se pensioni, stipendi, emolumenti…
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Legittimo rifiutare l’acquisto di un immobile privo del certificato di abitabilità (seppure nel preliminare il promissario dichiarava di esserne consapevole)

La sentenza che si allega, pubblicata il 20 maggio scorso, si segnala per due ragioni. In primo luogo, è interessante per l’operazione di esegesi della clausola contenuta nel contratto preliminare (“non c’è il certificato di abitabilità”), a cui la Corte nega portata volitiva e quindi effetti negoziali. Comunque, a parere della Cassazione, quell’espressione – per…
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